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Il nostro impegno a favore dell’accessibilità ha richiesto, in tutti questi anni, uno sforzo intenso e un lavoro costante sui modelli che abbiamo elaborato nel corso della nostra attività.
Abbiamo incontrato e parlato con migliaia di persone in tutta Italia, ci siamo confrontati con le Istituzioni, abbiamo preso iniziative che hanno fatto fare grandi passi avanti all’Italia nel campo dell’inclusione culturale.
Siamo diventati il principale punto di riferimento nazionale in questo settore senza essere mai “burocratizzati”. Senza cioè trasformarci in una struttura istituzionalizzata e distante dai cittadini.

Abbiamo quindi operato sulla base di valori e principi messi completamente al servizio delle comunità. Di tutti coloro che sono entrati in contatto con noi.
Riguardando tutto il lavoro fatto, ci viene in mente l’immagine di una lunga scalata su una montagna rocciosa.
Al tempo stesso ci restano impressi i grandi successi che siamo riusciti a raggiungere. Dai primi festival cinematografici con una programmazione accessibile, all’introduzione in Italia del sistema di adattamento ambientale, al Corso di audiodescrizione e sottotitolazione giunto alla sua VIII edizione.
Trai momenti più significativi non potremo mai dimenticare l’approvazione del nostro modello di cinema accessibile e dell’articolo della Legge Cinema del 2016 che per la prima volta ha reso obbligatoria l’accessibilità dei film finanziati dal Ministero. Fu uno straordinario traguardo che permise all’Italia di operare un grande avanzamento di civiltà.

Questi e altri obiettivi da noi raggiunti hanno consentito di avvicinarci sempre di più alla meta finale: la piena accessibilità alla cultura in modo garantito e costante.
Tutti sanno quanto abbiamo insistito sull’esigenza di mettere a sistema in tutta Italia i nostri modelli e di realizzare un salto di qualità intellettuale nel modo di affrontare queste tematiche.

La Festa del Cinema di Roma, di cui siamo stati partner per molti anni, ha potuto quest’anno proiettare 8 film con resa accessibile. Non si è trattato di iniziative speciali ma di una normalità ottenuta grazie al fatto che ora esiste l’obbligo di inserire audiodescrizione e sottotitolazione. Finalmente non c’è stato bisogno dell’intervento specifico di qualcuno ma è stato reso possibile grazie a un sistema che comincia a funzionare e sul quale +Cultura Accessibile ha puntato per molto tempo.

Dobbiamo ricordare che la Festa del Cinema di Roma è stato un punto di riferimento importante per la sensibilizzazione e la diffusione del nostro progetto e un ringraziamento particolare va alla Direttrice Generale Francesca Via che già nel 2010 manifestò la sua attenzione per questa iniziativa e nel corso degli anni ha garantito un impegno continuo in ogni edizione della rassegna romana.

Altro ringraziamento va rivolto al Torino Film Festival che per alcuni anni ha accolto il nostro intervento affidandoci la gestione dell’accessibilità e ampi spazi di incontro per la sensibilizzazione e il dibattito.

Essere arrivati a questo punto è per noi una grande gioia ed è un motivo di orgoglio il non essere mai arretrati di fronte alle difficoltà e aver creduto fino in fondo nel valore delle nostre proposte.

Sappiamo che non tutto è raggiunto e che andrà affrontata un’ultima salita, rappresentata dalla qualità delle esperienze culturali nei processi di conoscenza e di emancipazione ed è un tema che riguarda tutta la popolazione e sta emergendo con sempre maggiore evidenza.

Anche di questo abbiamo più volte parlato e sarà questa la sfida dei prossimi anni.
Siamo all’alba di una nuova stagione con un nuovo capitolo da scrivere.
Andiamo incontro a questo lavoro con la stessa fiducia di sempre e con lo stesso impegno.

+Cultura Accessibile

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