Alla Festa del Cinema di Roma si è svolta un’altra tappa del percorso di Cinemanchìo. La rassegna romana, da molti anni sensibile e partecipe rispetto alle tematiche dell’accessibilità, ha offerto anche quest’anno la resa accessibile di due film per le persone con disabilità sensoriale ma ha aggiunto per la prima volta due cartoni animati inediti per i bambini con autismo. In questa edizione, Cinemanchìo ha potuto farsi carico dei costi per la realizzazione di queste iniziative grazie a un contributo di SIAE e grazie all’impegno volontario del gruppo di lavoro che sta portando avanti il Progetto.
A Fondazione Cinema per Roma va il ringraziamento per la disponibilità e l’attenzione che ha garantito in ogni fase del nostro lavoro.
Dobbiamo sottolineare ancora una volta che non deve essere una manifestazione cinematografica, seppur a vocazione popolare come quella di Roma, ad assumersi l’onere di introdurre pratiche e modelli a favore delle persone disabili. Tuttavia va ricordato che grazie a questo tipo di appuntamenti si possono sperimentare sul campo gli strumenti tecnologici a nostra disposizione e valutare il livello di partecipazione da parte di un pubblico purtroppo escluso dall’offerta più generalizzata.
Anche su questo tipo di esperienze si poggia la nostra proposta e i contributi che ci stanno arrivando da coloro che hanno potuto partecipare saranno essenziali per comporre in modo coerente ed efficace il modello che stiamo presentando alle Istituzioni e al mondo della produzione e distribuzione cinematografica.
L’obiettivo, com’è noto a tutti, è mettere a sistema l’accessibilità in un contesto culturale tangibile e determinato non solo finalizzato alla fruizione da parte di un pubblico inedito e categorizzato ma di persone che diventino protagoniste di un processo culturale di inclusione sociale.
L’elemento che ha permesso a questa edizione della Festa del Cinema di caratterizzarsi sul piano dell’innovazione e della proposta, ha avuto il suo culmine in occasione della tavola rotonda del 31 ottobre, nella quale i rappresentanti della filiera cinematografica si sono confrontati sui possibili scenari che Cinemanchìo può aprire nel panorama della produzione e dell’offerta di cinema in Italia.
Erano presenti figure istituzionali per tracciare le opportunità che la Legge Cinema può offrire e per delineare gli spazi di potenziamento da parte della RAI. Bruno Zambardino ha testimoniato l’attenzione che questo tema riscuote presso la DG Cinema del MIBACT. Non sono mancate in questo segmento dell’incontro alcune significative suggestioni da parte di Rita Borioni, Consigliera d’Amministrazione della RAI, riguardanti la “cultura negata” che subiamo a prescindere dalle condizioni specifiche dell’individuo, rispetto a opere d’arte, luoghi e alle altre forme di partecipazione culturale.
Nella seconda sezione gli interventi sono stati svolti dal grande montatore Roberto Perpignani e dal regista Alberto Simone che rappresentava tra l’altro l’Associazione 100Autori.
Forte il richiamo, da parte di Perpignani, all’approfondimento dell’esperienza cinematografica in quanto strumento primario dell’intervento sociale attraverso l’utilizzo di forme e linguaggi che accrescano la conoscenza e il protagonismo degli spettatori. Altrettanto intenso il contributo di Alberto Simone che ha posto l’accento sull’aspetto emozionale e condivisivo dell’opera film come diritto per ogni cittadino.
Nella terza parte sono stati Giorgio Ferrero e Marco Asunis, rispettivamente Vicepresidente dell’ANEC e Presidente della FICC, ad indicare l’importanza della funzione della sala cinematografica come luogo di incontro, di approfondimento e di formazione. Ferrero ha voluto comunicare che come Presidente della ANEC Lazio si metterà subito a disposizione per promuovere il nostro percorso. Marco Asunis ha evidenziato il tema dei diritti da sostenere proprio grazie alla realtà aggregativa che viene realizzata nelle sale cinematografiche sul territorio.
Non ultimi gli interventi di Laura Raffaeli, Presidente di Blindsight Project Onlus, e di Valeria Cotura di FIADDA Onlus. Da parte loro è giunta la testimonianza diretta di chi essendo cieco o sordo vuole poter vivere il cinema in modo naturale e costante.
A questo appuntamento hanno risposto prontamente alcune figure cardine dell’associazionismo di categoria. Erano presenti Benedetta De Martis, Presidente dell’ANGSA, Roberto Speziale Presidente dell’ANFFAS, Francesco Fratta responsabile culturale della UICI, Antonio Cotura Presidente della FIADDA, Pamela Pompei Consigliera della FIRST, Rosario De Caro Consigliere dell’Ente Nazionale Sordi provinciale e il Prof. Carlo Hanau dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Gradita la partecipazione di Angelo Tantaro direttore di “Diari di Cineclub” media partner di Cinemanchìo.
Tutto il dibattito che si è protratto per quasi due ore, si è sviluppato nella prospettiva del tavolo di lavoro che verrà istituito a breve presso l’ANICA, la principale associazione italiana dell’industria cinematografica. A rappresentarla in sala erano presenti Francesca Medolago e Giulio Mezzanotte che hanno ribadito l’interesse della loro associazione a promuovere questo momento di confronto che potrebbe costituire il momento decisivo per l’elaborazione della proposta definitiva.
La tavola rotonda si è svolta presso lo Spazio di Roma Lazio Film Commission e un ringraziamento particolare va allo staff che ha permesso al nostro incontro di aver luogo in maniera fluida e priva di contrattempi.
Tutto l’incontro è stato reso accessibile per le persone sorde grazie alle professionalità delle due interpreti LIS fornite dall’ENS provinciale e da quella offerta da Cinemanchìo con la presenza di Noemi Cangemi. La scrittura stenografica è stata magistralmente eseguita da Mirella La Rosa grazie all’intervento di FIADDA Onlus. I testi completi della tavola rotonda disponibili sul nostro sito provengono da questo importante servizio.
Tra 20 giorni Cinemanchìo sarà di nuovo protagonista al Torino Film Festival per un appuntamento che potrebbe rivelarsi decisivo nel cammino verso l’obiettivo accessibilità in funzione degli accordi che verranno stabiliti, come ci auguriamo, già nei prossimi giorni.
Determinante sarà, come già detto, il tavolo di confronto presso l’ANICA e le convergenze che potranno essere prodotte grazie all’auspicabile volontà di cooperazione da parte del mondo del cinema.
Cinemanchìo, accanto alle associazioni che sostengono il progetto, è pronto per presentare le sue proposte.
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Foto di Fulvia Bernacca per Blindsight Project