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Alle Federazioni e Associazioni:
FISH, FAND, UICI, ENS, ANFFAS, ANGSA, FIADDA, ISSR, PIO ISTITUTO SORDI, APRI, APIC, ADV

Trasmettiamo il documento che presenteremo all’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali) e alle altre sigle degli esercenti cinema.
Si tratta di un elaborato che tiene conto delle indicazioni pervenute dalle associazioni che hanno condiviso il Progetto Cinemanchìo e verrà posto a confronto con le proposte provenienti dai rappresentanti della filiera cinematografica per arrivare a un documento comune e condiviso anche sulla base delle ulteriori segnalazioni che giungeranno dalle associazioni.
Sottolineiamo che allo stato attuale esso non può costituire una determinazione definitiva di indirizzo ma rappresenta al momento e in ogni caso la nostra proposta finale.
Il documento in allegato è un atto preliminare e intermedio che non è in nessun caso un riferimento apodittico né tanto meno arbitrario.
Come già segnalato, la fase successiva sarà quella della stesura di un manifesto attestante la determinazione di un modello messo a sistema riguardante la resa accessibile del prodotto cinematografico. Tutte le associazioni saranno firmatarie del manifesto e protagoniste in prima persona della sua concretizzazione.

Nel documento presentato, abbiamo indicato una commissione formata dalle associazioni di promozione sociale come unica struttura di coordinamento del percorso culturale che è l’elemento prioritario e decisivo per il buon esito del modello proposto.
Questa sarà la condizione inderogabile per eccellenza sulla quale non arretreremo di un centimetro affinché i veri protagonisti di questa straordinaria innovazione sociale e culturale siano le persone che per la prima volta godranno di un riferimento autentico di partecipazione e condivisione culturale.

Pur in uno scenario complesso che ha palesato preoccupanti e pericolose contraddizioni da parte delle Istituzioni e di taluni soggetti che hanno preferito privilegiare l’interesse particolare e privato, Cinemanchìo ha portato a termine il suo impegno nel migliore dei modi e ha vinto una scommessa che fino a un anno fa sembrava impossibile.
Nei prossimi mesi fornirà agli Italiani una testimonianza precisa e circostanziata di quanto è stato realizzato descrivendo il lavoro svolto in ogni sua fase e spiegando nel dettaglio alcuni retroscena con i quali si è cercato di fermare la nostra azione.

Un caloroso ringraziamento a quanti hanno sostenuto e collaborato al successo di questa iniziativa.

Cinemanchìo è orgoglioso di consegnare alle realtà associative di promozione sociale e a tutti coloro che quotidianamente affrontano difficoltà e discriminazioni, un impianto culturale di inclusione sociale che una volta messo a regime permetterà a milioni di persone di accedere a una fruizione culturale fluida e costante.
Siamo convinti che questo passaggio sarà risolutivo per arrivare alla piena accessibilità culturale nei prossimi due anni.

Roma 05/02/2018

PREMESSA

Cinemanchìo ha lavorato per arrivare alla determinazione di un modello produttivo e distributivo cinematografico accessibile per le persone con disabilità cognitive, intellettive e/o relazionali, cognitive, intellettive e/o relazionali.

Tale impegno è stato posto totalmente al servizio delle persone e delle realtà associative che operano nei settori più direttamente coinvolti nella resa accessibile per queste categorie di persone e per le loro famiglie e amici.

Ogni attività prodotta è stata portata avanti senza nessun tipo di sostegno da parte delle Istituzioni, senza solidarietà né appoggio della politica e si è svolta in forma volontaria e appassionata nel rispetto del forte vincolo di responsabilità e condivisione con le tante persone che stanno seguendo con affetto e legittima speranza il percorso da noi elaborato e sviluppato.

Nel rispetto di questo vincolo, etico e sociale, diffondiamo in forma di comunicazione aperta il documento che verrà presentato nella riunione con ANICA del 9 febbraio p.v. affinché tutti siano posti a conoscenza della proposta indicata da Cinemanchìo.

Tale proposta sarà poi messa a confronto con quella dei rappresentanti della filiera cinematografica italiana per giungere alla definizione del primo modello per l’accessibilità al cinema messo a sistema in Italia.

PROPOSTA

Trasmettiamo il documento relativo alla nostra proposta per il modello di accessibilità al cinema per le persone con disabilità sensoriale e cognitiva.

Tale documento costituisce altresì il contributo di Cinemanchìo alla stesura del Manifesto prospettato nell’incontro del 18 gennaio c.a. con i rappresentanti di ANICA e delle altre sigle della filiera cinematografica.

Questo modello deve essere innanzitutto ispirato ai principi fondamentali dell’autonomia, dell’autodeterminazione e ove sia possibile, della pluralità delle soluzioni al fine di ridurre fino a eliminare l’offerta dedicata e categorizzata.

Come abbiamo più volte sottolineato, l’elemento prioritario e imprescindibile è quello del percorso culturale che consenta agli strumenti tecnologici e all’adattamento ambientale di essere inseriti in una prospettiva progettuale efficace e concreta, di reale inclusione culturale e sociale per le persone che ne fruiranno.

Cinemanchìo ha affermato fin dalla sua nascita che non esiste una proposta culturale degna di chiamarsi tale se non viene accompagnata da un processo di formazione del pubblico, di protagonismo dei fruitori dell’offerta cinematografica e di incremento della capacità di interpretazione della realtà e di elaborazione dinamica dell’arricchimento culturale legate all’esperienza della visione di un film o di un documentario.

Come indicato nel documento del 23/11/2017 la proposta Cinemanchìo, condivisa con le associazioni di promozione sociale, è rivolta in particolare alle persone con disabilità sensoriali cognitive, intellettive e/o relazionali. Sottolineiamo come sempre che quando si parla di queste persone ci si riferisce anche alle loro famiglie e alle reti sociali che ruotano intorno a loro.

L’accessibilità per le persone con disabilità sensoriali cognitive, intellettive e/o relazionali
viene realizzata grazie a:

  1. SOTTOTITOLAZIONE INTRA LINGUISTICA INTEGRALE E FACILITATA
  2. AUDIODESCRIZIONE
  3. ADATTAMENTO AMBIENTALE

SOTTOTITOLAZIONE INTRA LINGUISTICA INTEGRALE E FACILITATA

I sottotitoli introducono il contenuto del prodotto audiovisivo in particolare la componente verbale (i dialoghi), la componente para-verbale (l’emozione, l’emotività) e la componente non verbale (il sonoro, gli elementi che non riguardano il parlato). La sottotitolazione viene realizzata da specifiche figure professionali provenienti da riconosciuti percorsi formativi.

PROCESSO REALIZZATIVO – Referenti: Produzioni, distribuzioni

Fornitura link Video/Internet con time code visivo così da avere il minutaggio per inserire in modo corretto la sottotitolazione. A lavorazione ultimata vengono restituiti al committente i sottotitoli nel formato per DCP, suddivisi per rulli – txt + xml zippato.

Laboratorio della produzione inserisce nel DCP master la sottotitolazione in un’apposita traccia con un bottone di opzionabile. Non sarà quindi necessario produrre un secondo DCP

La sottotitolazione è una Progettazione Universale per eccellenza, è altamente inclusivo, consente reale partecipazione alla vita culturale, particolarmente se si pensa che persone sorde ed udenti possono godere insieme della visione di un film.

Purtroppo si presenta profondamente deludente la situazione di sottotitoli di film in lingua italiana, che risultano totalmente assenti sia in piccole località che nelle grandi città, salve le occasioni rare di eventi speciali, programmazioni specifiche in giornate ed orari dedicati che non risultano esattamente inclusive per le persone sorde.

La nostra proposta definisce un primo passo per rafforzare l’offerta dei film italiani.

Per la formulazione di questa proposta abbiamo tenuto conto del fatto che esistono alcune resistenze da parte del pubblico italiano, in particolare delle generazioni meno giovani, nei confronti della sottotitolazione. Il numero delle proiezioni offerte con questo strumento di traduzione audiovisiva deve essere pertanto modulato rispetto al totale delle proiezioni di ciascun titolo con resa accessibile per persone sorde o ipoudenti.

Il migliore criterio risulta quello della percentuale ricavata rispetto alla durata della programmazione delle opere e al numero delle proiezioni offerte.

Indicare una quantificazione specifica risulta allo stato attuale un’impresa assai complessa e in nessun modo vogliamo che la nostra proposta possa apparire arbitraria.

La nostra idea è quella di una percentuale oscillante tra il 20 e il 40% sul totale delle proiezioni offerte armonizzata rispetto ai giorni di programmazione (feriali, festivi, weekend) sulla base di una pianificazione individuata per ciascuna opera.

Esistono strumenti tecnologici capaci di offrire una sottotitolazione su APP ma da un’indagine relativa ad un campione di giovani ed adulti con sordità un sondaggio da noi recentemente condotta, essa non raccoglie necessari consensi e pertanto siamo in grado di indicarlo come strumento assolutamente secondario. Ci limitiamo pertanto a segnalare questa possibilità come alternativa marginale visto anche l’approccio evidentemente discriminatorio che l’uso in una sala potrebbe costituire.

Nell’ambito della resa di accessibilità per persone sorde e ipoudenti bisogna tener conto della reale attuale tendenza dell’uso della tecnologia protesica e dell’impianto cocleare che consente un maggiore recupero della capacità percettiva uditiva. Sarà dunque necessario predisporre nelle sale cinematografiche adeguati dispositivi tecnologici atti a potenziare la ricezione degli apparecchi.

In questo caso entriamo chiaramente nella dimensione della gradualità realizzativa di cui necessita un progetto di questa portata.

AUDIODESCRIZIONE

Consiste nella creazione di una traccia audio aggiuntiva che esplicita tutti gli elementi visivi a cui la persona ipovedente o cieca non può avere accesso, quali costumi, setting, colori, espressioni facciali, caratteristiche fisiche ed azioni. L’audiodescrizione viene realizzata da figure professionali e, al contrario della sottotitolazione, viene inserita nei momenti di sospensione dei dialoghi e del sonoro.

PROCESSO REALIZZATIVO – Referenti: Produzioni, distribuzioni

Fornitura del materiale: link a Vimeo, lista dialoghi. I file verranno caricati su una App senza alcun intervento tecnico da parte di produttore o distributore. Ad oggi non viene ancora presa in considerazione il mix cinema (che al massimo viene eseguito su dvd, tv e Video on demand).

Sottolineiamo che:

  1. Nessuna di queste operazioni va ad intaccare i contenuti e la qualità del film che non viene in alcun modo reso scaricabile dall’esterno.
  2. l’audiodescrizione scaricabile da una APP non prevede il download del film, ma solamente della traccia audio in cui è inserita l’audiodescrizione che parte in sincrono con la visione del film in sala. Per traccia audio si intende quella presente sulla APP indipendente dalla colonna del film e quindi recante solo i testi relativi agli elementi visivi.

In riferimento ai fornitori dei servizi/tecnologie esistono due realtà in Italia (Moviereading, Sub-Ti) che operano da anni anche in partenariato con Cinemanchìo. Non può essere tuttavia in alcun modo Cinemanchìo a indicare uno specifico referente e riteniamo corretto esaminare questo aspetto in una fase successiva soprattutto da parte di produzioni e distribuzioni.

La resa accessibile di un film per le persone disabili visive non necessita di sala attrezzata.

Da quasi un decennio ormai sono presenti App per dispositivi mobili (smartphone e tablet), che consentono alle persone cieche di seguire il film.

Trovandoci di fronte a uno strumento tecnologico non invasivo, realizzato in fase di postproduzione e utilizzabile mediante supporto di proprietà dell’utente appare chiaro che sarebbe possibile garantire l’audiodescrizione alla totalità dei film italiani offerti.

Attenendoci tuttavia al principio della gradualità condiviso in occasione del confronto con i rappresentanti della filiera, la nostra indicazione per il primo anno di attuazione del progetto riguarda 40 film italiani offerti con audiodescrizione.

È nostro auspicio che i recenti interventi fatti nei decreti attuativi e nell’elaborazione dei bandi per il finanziamento dei film possano portare già nel primo anno a un numero più consistente di titoli italiani.

Per completezza di scenario abbiamo il dovere di segnalare la presenza di un altro supporto che fornisce l’audiodescrizione.

Esso è rappresentato da un sistema radio che trasmette l’audiodescrizione in cuffia nelle sale cinematografiche. Si tratta di un sistema utilizzato prima dell’avvento delle APP che impone alle sale di fornirsi di cuffie da distribuire alle persone cieche. Questo tipo di audiodescrizione, una volta realizzata, è fruibile solo nel momento in cui si è presenti in quella sala, e solo quando sono presenti gli operatori addetti alla trasmissione.

Tuttavia, malgrado le criticità che questo sistema presenta, dobbiamo tener conto degli specifici accordi che alcuni esercenti hanno intrapreso con entità locali o soggetti privati e quindi riteniamo che in questi casi saranno loro stessi a gestire i costi e l’organizzazione determinata dallo strumento stesso.

IMPORTANTE per le Sale: il cane guida che accompagna la persona disabile visiva entra per legge dello Stato (n.37/74) e per Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità. Non può essere allontanato, né può esserne rifiutato l’accesso. Inoltre questo non deve pregiudicare la scelta di una poltrona, che di solito è scelta a lato fila, per dare più spazio al cane, ma questo lo sceglie la persona cieca, a cui deve essere anche data la possibilità, con sito web o app accessibili, di prenotare e pagare i biglietti online, con voce apposita che permetta di segnalare la presenza del cane guida in sala. Rispettare la legge e la convenzione agevolerà sia il gestore della sala che la persona con cane guida, infine eviterà denunce e brutta pubblicità a mezzo stampa nei riguardi della sala che discrimina, come già accaduto.

ADATTAMENTO AMBIENTALE

Il sistema di adattamento ambientale per le persone con disabilità cognitive da realizzarsi nelle sale cinematografiche prevede:

  1. luci in sala non del tutto spente
  2. i suoni leggermente abbassati
  3. possibilità di muoversi liberamente nella sala
  4. eliminazione della pubblicità prima del film
  5. possibilità di portare cibo da casa qualora il bambino ne avesse bisogno in orari specifici

L’adattamento ambientale interessa il numero più alto di persone con disabilità, le loro famiglie e la relativa rete sociale.

Trattandosi di una proposta che prevede una serie di particolari accorgimenti che riguardano esclusivamente un intervento da parte degli esercenti, occorrerà modulare l’offerta di proiezioni attraverso un’attenta programmazione.

La base da noi indicata corrisponde a 2 proiezioni con adattamento ambientale per ogni mese e in ciascuna regione italiana.

Il processo di inclusione culturale e sociale che il cinema può garantire a queste persone assume un profilo di straordinaria importanza sia nel processo evolutivo dei minori che nel percorso di integrazione che l’esperienza cinematografica può assicurare a persone spesso totalmente escluse da una socialità anche minima.

La proposta culturale complessiva in questo caso riveste un valore ancor più rilevante perché deve prevedere un progetto capace di creare occasioni inclusive, condivise nel contesto della comunità.

Sarà essenziale quindi garantire spazio alle iniziative locali promosse dalle varie realtà che operano sui territori e assicurare un collegamento costante a tutti coloro impegnati nelle attività di proposta.

 

Quadro sinottico riassuntivo della nostra proposta complessiva

TIPO INTERVENTO COSTI A CARICO DI NUMERO TOTALE 1° anno PERIODICITÀ/PERCENTUALE
 

SOTTOTITOLAZIONE

 

Produttori, distributori 40 (numero indicativo) titoli italiani annui

1A Visione

20-40% sul totale

delle proiezioni offerte in giorni e orari da definire volta per volta con il coordinamento nazionale

 

AUDIODESCRIZIONE

 

Produttori, distributori 40 (numero indicativo) titoli italiani annui

1A Visione

Totalità programmazione
 

ADATTAMENTO

AMBIENTALE

 

Nessun costo 24 titoli

1A Visione

2 domeniche/mese in ciascuna regione italiana. Sale da definire attraverso il coordinamento nazionale

 

 Il progetto culturale di inclusione sociale elaborato da Cinemanchìo

La resa accessibile del prodotto cinematografico deve costituire lo strumento prioritario per l’inclusione sociale e culturale da parte delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

Affinché questo processo giunga al suo obiettivo occorre accompagnarlo adeguatamente attraverso un’attività costante di informazione e comunicazione così come si fa nella consueta promozione del cinema ma tenendo conto delle specifiche esigenze di questo pubblico in gran parte inedito per il palcoscenico cinematografico.

L’armonizzazione di tutti i processi produttivi e distributivi con il lavoro informativo richiede una particolare attenzione al fine di evitare la dispersione di energie e opportunità e il conseguente depotenziamento del progetto complessivo.

Il costante collegamento con associazioni nazionali di promozione sociale delle persone con disabilità e con tutte le realtà che operano sul territorio è uno degli elementi cardine per il successo dell’iniziativa sia in termini di ricaduta sociale che di incremento di mercato.

A tal fine si è pensato, in accordo con gli esponenti dei vari comparti cinema rappresentati in ANICA, di istituire una struttura di coordinamento in grado di svolgere il coordinamento relativo alla comunicazione, informazione e al collegamento con le realtà associative. Non ultima tra le attività che dovrà seguire questo organismo, segnaliamo il controllo e la gestione dei materiali e delle fasi produttive legate alla realizzazione della resa accessibile e alle specifiche iniziative di adattamento ambientale.

Elenchiamo in sintesi alcune delle funzioni che dovrà svolgere la suddetta struttura di coordinamento:

  1. reperimento titoli esteri e realizzazione resa accessibile delle opere non domestiche
  2. comunicazione/promozione del percorso culturale e sociale
  3. coordinamento e controllo di materiali e proiezioni
  4. promozione e coordinamento delle proiezioni con adattamento ambientale
  5. creazione di un portale accessibile per l’informazione della programmazione cinematografica con accessibilità
  6. collegamento con le realtà associative nazionali e territoriali
  7. organizzazione di iniziative collegate ai percorsi realizzati (festival, rassegne, tavole rotonde, incontri informativi, etc.)

La struttura di coordinamento sarà inoltre in contatto periodico con una commissione formata dalle associazioni di promozione sociale delle persone con disabilità.

Trovandoci infine nella necessità di inserire nell’offerta complessiva anche un significativo numero di titoli internazionali, la struttura di coordinamento dovrà mettersi in relazione con produzioni e distribuzioni straniere e creare tutti i presupposti affinché anche questi ultimi siano resi fruibili dalle persone con disabilità.

In totale convergenza con i Rappresentanti di ANICA era stato indicato Cinemanchìo come soggetto idoneo a ricoprire questo ruolo professionale di responsabilità in funzione del know-how maturato negli anni e della capacità di connessione con le reti sociali presenti sul territorio.

Le condizioni che potevano consentire a Cinemanchìo di assumere questa responsabilità sono purtroppo venute meno e al momento non esiste alcuna possibilità che la nostra struttura possa assorbire un impegno di tale portata.

L’indifferenza manifestata dal Ministro Franceschini nei confronti del nostro lavoro ha reso di fatto impossibile il proseguimento della nostra attività e ci costringe nostro malgrado a sospendere il nostro impegno. Qualora l’esclusione di cui siamo stati vittima venisse meno e nel momento stesso in cui si rideterminasse un atteggiamento di responsabilità e di serietà da parte del Ministero per i Beni Culturali saremo ovviamente pronti per metterci al servizio del progetto.

Resta ferma la condizione inderogabile, da noi già precedentemente indicata, dell’istituzione di una commissione formata da tutte le associazioni di promozione sociale che intervenga nel merito e nel metodo della realizzazione del sistema di resa accessibile, che coordini la comunicazione e che si occupi dei collegamenti e dell’organizzazione indispensabile alla realizzazione delle iniziative specifiche sui territori.

Le stesse associazioni, cofirmatarie del manifesto per l’accessibilità, saranno quindi il punto di riferimento imprescindibile che dovrà garantire la perfetta riuscita di ciascun processo legato a questa straordinaria innovazione culturale e sociale rispetto alla quale Cinemanchìo si è posta al servizio.

 

 

 

 

 

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