Cinemanchìo è un progetto culturale ben definito ma allo stesso tempo è un’idea e una scommessa difficile in un paese così. Un percorso che molti considererebbero impossibile in Italia in questo momento storico.
A Sassari è successo qualcosa. Tre appuntamenti in una giornata che hanno avuto tutti successo. Al Sardinia Film Festival le persone che hanno partecipato hanno dimostrato che anche dalle nostre parti esiste una dimensione di impegno e di crescita collettiva che lascia il segno. Senza la presenza delle istituzioni e senza sostegno da una politica che ormai non è più in grado di rappresentare nulla. Sul piano della concretezza e del lavoro abbiamo vissuto la testimonianza di un sogno nell’attimo in cui diventa realtà. Alla proiezione con adattamento ambientale anche per i bambini nello spettro autistico la sala era piena. In quattro anni di attività e di grandi traguardi raggiunti non era mai ancora successo. Noi abbiamo portato la forza e la tenacia di un progetto che va avanti sulla base di un impegno preso con migliaia di cittadini. Tutto il resto, in questa esperienza, lo hanno messo le persone che per 8 ore, nei tre appuntamenti collegati, hanno animato quella sala come protagonisti di una pagina importante per il paese. Saranno soprattutto queste persone a portare avanti il progetto Cinemanchío. Un esempio straordinario di come si lavora in sinergia è stato rappresentato da Giovanna Tuffu, ANGSA Sassari e da tutte le persone che le sono lealmente accanto e che hanno mostrato come si lavora sul territorio per l’interesse generale. Noi siamo al servizio delle persone come loro. Mai al servizio della cattiva politica, mai al servizio delle istituzioni autoreferenziali. Sempre e in ogni caso al servizio delle energie limpide che l’Italia sa esprimere.
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