AgCult 29/04/2020
AgCult 29/04 “Ragionamento di sistema per il Welfare e la Democrazia culturale”. È questo il titolo del documento-manifesto lanciato pubblicamente ed elaborato da Stefano Pierpaoli e Daniela Trunfio di +Cultura Accessibile – Modelli culturali inclusivi, associazione torinese che si pone quale obiettivo l’accessibilità alle produzioni culturali, sia per persone con deficit e disabilità sensoriali sia per le fasce deboli della cittadinanza. L’associazione è stata istituita nel 2017 a supporto delle attività rivolte alle persone afasiche sostenute dalla Fondazione Carlo Molo onlus. I promotori sottolineano come, nella crisi derivante dall’attuale emergenza sanitaria e a fronte del concreto pericolo di aumento delle disuguaglianze, vi sia la necessità di potenziare il ruolo della cultura quale “processo di qualificazione sociale e di garanzia democratica”, efficace strumento “di ricomposizione sociale per tutta la collettività”, ovvero un superamento dell’idea di cultura quale mero prodotto di intrattenimento e il riconoscimento del suo contributo in termini di coesione e inclusione sociale e di benessere della cittadinanza. “Cultura per il rilancio, Cultura per la giustizia sociale, Cultura per la socializzazione, Cultura per la solidarietà e la cooperazione, Cultura per la libertà espressiva”: sono questi i principali assi su cui l’iniziativa intende far convergere attenzione e impegno di quanti intenderanno collaborare. Disponibile al seguente link, il manifesto propone considerazioni e alcune misure operative attorno ai temi del “Recupero del rapporto tra cultura e cittadinanza”, del “Welfare culturale” e della “Cultura online e offline”. Il welfare e la democrazia culturale si configurano quale preziosa traiettoria di intervento nella crisi attuale, per cui occorre un patto tra istituzioni, operatori della cultura e cittadinanza “affinché si determini un percorso collettivo e sinergico grazie al quale, già tra qualche mese, esistano i presupposti per un rilancio del Paese in un clima di fiducia e cooperazione”. Inviato a tutti gli organismi istituzionali competenti, il Manifesto è rivolto non alla raccolta di firme di sottoscrizione ma all’avvio di un confronto in merito alla proposta presentata, con l’obiettivo di pervenire alla definizione di servizi a beneficio della collettività, per i quali è possibile contribuire inviando proposte all’indirizzo cultura@piuculturaaccessibile.it. Fonte: https://agcult.it/
ADNKronos – 28/04/2020
ADNKRONOS MARTEDÌ 28 APRILE 2020 19.06.57 CORONAVIRUS: +CULTURA ACCESSIBILE, ‘CI VUOLE NUOVO WELFARE CULTURALE’ L’associazione scrive al ministro Franceschini, ‘il grande tema che riguarda il futuro è legato all’accesso e alla democrazia culturale’ Roma, 28 apr (Adnkronos) “Occorre definire un nuovo Welfare culturale che garantisca la democrazia e la socializzazione delle esperienze che sapremo proporre non più proponendo cultura come prodotto ma che sia fondato su modelli innovativi di una cultura come processo collettivo che sappia affiancare ogni individuo nel percorso di rinascita civile, economica e sociale che ogni italiano vuole raggiungere nel più breve tempo possibile”. E’ la proposta per il post pandemia che Daniela Trunfio e Stefano Pierpaoli di +Cultura Accessibile, associazione che si occupa di rendere sempre più fruibile la culture anche per persone con disabilità, formulano in una lettera al ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini. Missiva che verrà inviata anche alla Presidenza del Consiglio. “Siamo preoccupati inoltre – continuano Trunfio e Pierpaoli – di scelte che privilegino la digitalizzazione della cultura e della scuola se non opportunamente controbilanciate da un piano di ricomposizione culturale che riqualifichi prima di tutto il ruolo e il profilo dei lavoratori della cultura e dello spettacolo, che valorizzi i luoghi di prossimità in cui vivere l’esperienza culturale e che metta al centro il rapporto con la cittadinanza in una dimensione etica di responsabilità e di garanzia democratica”. I due firmatari della lettera, che inviano un documento per “un ragionamento di sistema sul Welfare e la Democrazia culturale”, sottolineano inoltre che “in questi anni si sono ripresentate più volte profonde criticità sulla qualità della nostra offerta culturale e soprattutto si è andato perdendo il rapporto di sostegno sociale che deve provenire da una fruizione di spessore”. “Il grande tema che riguarda il futuro della produzione culturale – concludono – è legato all’accesso e alla democrazia culturale intesa come spazio di partecipazione attiva per la popolazione, di narrazione del presente e di interpretazione delle complesse dinamiche che dovremo affrontare. Non basterà più rappresentare il successo delle proposte attraverso numeri di audience, di spettatori e di visitatori. Era profondamente errato prima lo sarà ancor più in futuro, diventando colpevolmente uno strumento di mistificazione e di intorpidimento per i cittadini”. (Clt/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 28-APR-20 19:06 NNNN
Lettera al Ministro Dario Franceschini
Onorevole Ministro Franceschini, in questi anni si sono ripresentate più volte profonde criticità sulla qualità della nostra offerta culturale e soprattutto si è andato perdendo il rapporto di sostegno sociale che deve provenire da una fruizione di spessore. Il grande tema che riguarda il futuro della produzione culturale è legato all’accesso e alla democrazia culturale intesa come spazio di partecipazione attiva per la popolazione, di narrazione del presente e di interpretazione delle complesse dinamiche che dovremo affrontare. Non basterà più rappresentare il successo delle proposte attraverso numeri di audience, di spettatori e di visitatori. Era profondamente errato prima lo sarà ancor più in futuro, diventando colpevolmente uno strumento di mistificazione e di intorpidimento per i cittadini. Occorre definire un nuovo Welfare culturale che garantisca la democrazia e la socializzazione delle esperienze che sapremo proporre non più proponendo cultura come prodotto ma che sia fondato su modelli innovativi di una cultura come processo collettivo che sappia affiancare ogni individuo nel percorso di rinascita civile, economica e sociale che ogni Italiano vuole raggiungere nel più breve tempo possibile. Siamo preoccupati inoltre di scelte che privilegino la digitalizzazione della cultura e della scuola se non opportunamente controbilanciate da un piano di ricomposizione culturale che riqualifichi prima di tutto il ruolo e il profilo dei lavoratori della cultura e dello spettacolo, che valorizzi i luoghi di prossimità in cui vivere l’esperienza culturale e che metta al centro il rapporto con la cittadinanza in una dimensione etica di responsabilità e di garanzia democratica. Il Ragionamento di sistema che le inviamo è un documento dialettico che vuole stimolare un confronto efficace ed è messo al servizio della collettività per alimentare idee, proposte e utili sinergie. Vogliamo affrontare le difficili sfide del futuro coscienti che riconquisteremo una vita serena in un mondo più giusto. La cultura deve essere uno strumento decisivo per ricostruire il Paese che sogniamo e di cui vogliamo essere orgogliosi. Distinti saluti Daniela Trunfio e Stefano Pierpaoli +Cultura Accessibile
Primo comunicato
Mercoledì 29 aprile verrà diffuso un documento con il quale dar vita a una riflessione collettiva sul significato e sul ruolo dell’esperienza culturale dopo la pandemia. Questo documento nasce dall’esigenza di ripensare modelli di produzione e di fruizione che non lascino indietro nessuno. Non sarà una raccolta di firme ma speriamo di risvegliare orgoglio e dare impulso alle buone energie collettive presenti in tutto il Paese. Ha il solo scopo di rappresentare un documento dialettico per alimentare un dibattito che stenta a prendere una forma definita. Auspichiamo che da questa riflessione critica e dalle altre che si aggiungeranno, si possa riformulare un dialogo propositivo con le Istituzioni. Abbiamo urgente bisogno di poter contare su una cultura autentica e di spessore per affrontare le sfide che ci aspettano. Abbiamo la necessità estrema di formare un esercito vigoroso e consapevole per andarci a riprendere la vita nel mondo migliore che vogliamo. C’è una nuova idea dell’Italia. Diffondiamola