Incontro ANICA 18/01/2018
Roma 18/01/2018 Si è svolto oggi l’incontro nella sede dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive) tra Cinemanchìo e i rappresentanti della filiera cinematografica italiana, era presente anche Raimondo Del Tufo per la DG Cinema del Mibact e i delegati di ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e ANEM (Associazione Nazionale Esercenti Multiplex). In un clima estremamente positivo sono stati approfonditi i punti e le proposte già esaminate nella precedente riunione e tutti i presenti hanno confermato la piena disponibilità a definire una piattaforma per realizzare la resa accessibile delle opere cinematografiche seguendo le indicazioni fornite da Cinemanchìo. Possiamo comunicare a tutti che entro la fine di marzo l’Italia avrà un modello per l’accessibilità culturale che verrà attuato e messo a sistema nel brevissimo periodo. Uno straordinario risultato che porterà il nostro Paese a un livello di civiltà maggiore e garantirà a milioni di persone di partecipare all’esperienza del cinema. Cinemanchìo è ancora vivo e sta raggiungendo l’obiettivo per cui si era impegnato…
Report incontro al MIBACT del 16 gennaio 2018
Ieri, 16 gennaio 2018 alle ore 16,00, si è svolto un incontro con il segretario particolare del Ministro Franceschini, Giuseppe Battaglia. L’oggetto di questo incontro è stata la richiesta di un fondo speciale per sostenere il Progetto Cinemanchìo e permettere di realizzare il percorso culturale e sociale collegato all’accessibilità del prodotto cinematografico. La possibilità di chiedere un fondo speciale ci era stata indicata dagli stessi funzionari del Ministero fin dal mese di aprile dello scorso anno. Ci avessero detto che non era possibile non lo avremmo chiesto. Ci avessero detto che stavamo facendo un lavoro inutile magari ci saremmo fermati. Il motivo di questa richiesta è semplicemente rappresentato dalla necessità di portare avanti tutte le attività collegate ai percorsi inclusivi e questo significa lavoro, spese di organizzazione, comunicazione, spostamenti. La richiesta, ben specificata, equivale a 150.000 Euro per un anno di lavoro svolto da varie professionalità ma la parte maggiore è destinata alle spese vive. Solo 150.000 euro per concretizzare il più grande progetto di accessibilità mai realizzato in Italia e permettere al nostro paese di essere una vera avanguardia in questo campo. Niente di più che 150.000 euro per garantire a milioni di persone il rispetto di un loro diritto.